Salute e sport, rinnovata la partnership tra Adriatica Volley Trani e AIL

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Adriatica Volley Trani e AIL (Associazione Italiana Contro Le Leucemie Linfomi Mieloma) Bat ancora insieme per un unico scopo: dimostrare che le malattie del sangue possono essere superate e che lo sport è il tramite adatto per tornare a vivere. Come già è stato fatto la scorsa stagione, Claudio Funetta, dirigente della società biancoazzurra, e Francesco Lorusso e Elisabetta Manzi, rispettivamente tesoriere e segretaria di AIL Bat, lunedì 25 settembre hanno rinnovato la loro partnership in vista della partenza di “Sport e Salute”.

Il progetto vede la società tranese, insieme a molte altre della provincia, impegnarsi a promuovere lo sport come una riabilitazione naturale per tutti coloro che sono stati colpiti da malattie del sangue, mielomi e linfomi. La Adriatica Volley infatti si impegnerà, con i settori giovanili e le squadre maggiori, a promuovere le campagne di promozione dell’AIL e a partecipare agli eventi che faranno parte del progetto “Sport e Salute”.
I ragazzi e le ragazze della Adriatica saranno i veri e propri alfieri dell’iniziativa, dimostrando come esista la possibilità di recupero di una vita regolare. In vista delle principali festività, inoltre, sarà possibile contribuire alla raccolta fondi per la ricerca attraverso l’acquisto di gadget, il cui scopo è far sì che non costituiscano più motivo di preoccupazione e imbarazzo. «La Adriatica Volley è sempre stata una incubatrice di benessere sociale e il rinnovo della partnership con l’Associazione italiana contro le Leucemie Linfonomi e Mielomi Bat – ha commentato Claudio Funetta, dirigente della Adriatica Volley – ‘Sport e Salute’ è il perfetto trampolino per promuovere i valori che, dalla nostra fondazione trasmettiamo, ai nostri giovani atleti».

Entusiasmo per il rinnovo di questa collaborazione anche da parte del direttivo della AIL Bat, una delle realtà più importanti in Puglia nella promozione della ricerca contro le malattie del sangue «Questa iniziativa vuole dimostrare quanto siamo legati al territorio e quanto importante sia per noi dimostrare ai più giovani che queste malattie, con il sostegno di tutti, possono essere curate – ha concluso Francesco Lorusso, tesoriere AIL – e che, nonostante tutto possono essere praticate anche durante il periodo della malattia stessa».