Oltre 400 persone, più del doppio rispetto alla prima edizione, hanno partecipato alla camminata organizzata dall’Ail Bat, con il patrocinio del Comune di Andria e dell’Asl Bt, per sensibilizzare sull’importanza della ricerca contro la leucemia mieloide cronica
Un mare di magliette azzurre e blu ha inondato il monumento Unesco della sesta provincia, colorando di speranza una mattinata dedicata alla solidarietà. Oltre 400 persone, più del doppio rispetto alla prima edizione, hanno partecipato alla camminata organizzata dall’Ail Bat, con il patrocinio del Comune di Andria e dell’Asl Bt, per sensibilizzare sull’importanza della ricerca contro la leucemia mieloide cronica. Un evento che ha dimostrato come lo sport e la solidarietà possano andare di pari passo.
Castel del Monte è stato lo scenario di una camminata indimenticabile, dedicata a tutti coloro che combattono contro la leucemia. «Pazienti, guariti e loro familiari – ha commentato il presidente Vito Leonetti -, insieme a volontari e sportivi, hanno dimostrato che è possibile superare questa malattia e riappropriarsi della propria vita. Un messaggio di speranza e di forza, che l’Ail Bat porta avanti ogni giorno, con l’obiettivo di sostenere la ricerca e migliorare la qualità di vita dei pazienti».
Sotto la guida esperta degli istruttori Lucia Crapolicchio e Antonio Lopetuso, pazienti, familiari e volontari hanno camminato fianco a fianco, dimostrando che lo sport può essere un potente strumento di inclusione sociale e di recupero psico-fisico. Gruppi da Bitonto, Spinazzola, da tutte le città della Bat si sono dati appuntamento alle pendici del maniero federiciano per testimoniare l’importanza della condivisione degli obiettivi dell’Ail.
«Siamo grati all’Ail – hanno detto il vice sindaco di Andria Cesareo Troia e l’assessora alla Bellezza Daniela Di Bari, presenti alla manifestazione – per il grande impegno solidale che questa associazione dimostra ogni giorno nei confronti di una platea di malati sempre più grande e siamo felici di poter sostenere queste attività».
Nell’occasione è stato possibile conoscere anche le attività dell’Admo e tipizzarsi, tramite un semplice tampone salivare, per iscriversi nel registro dei donatori di midollo.